lunedì 31 dicembre 2012

Henderson Waves Bridges

Andiamo oggi in viaggio verso l'Oriente, per la precisione Singapore, dove troviamo un interessante ponte di marchio inglese.
Analizziamo oggi l' "Henderson Waves Bridge", struttura frutto di una collaborazione fra lo Studio Pte di Singapore e la IJP Corporation con sede a Londra.

La caratteristiche principali di questo ponte pedonale che collega Mount Faber Park e Telok Blangah Hill Park sono la lunghezza di 274 metri e l'altezza da terra di 36 metri, che lo rende il ponte più alto di Singapore.
  
Henderson Waves Bridge

Il ponte ha una forma a onde ed è composto da sette costole curve in acciaio.
Le nervature formano nicche che fungono da posti a sedere al coperto mentre il piano di calpestio è realizzato con stecche di legno Yellow Balau, un legno trovato nel sud-est asiatico.
Durante gli orari notturni, precisamente dalle 19:00 alle 02:00, lampade a LED illuminano la struttura conferendole ancora più bellezza e particolarità.

L'architetto ha utilizzato tecniche matematiche per definire la sua forma semplice e rigorosa: una superficie curvilinea tridimensionale. 
Una serie di curve che ondeggiano salendo fino a 21 metri in un solo movimento, permettendo un'uscita adeguata con riparo e punto panoramico per i pedoni. 
Conosciuto anche come "il ponte dalla forma di serpente" sono sicuro che sarà fonte di richiamo per molti turisti per i prossimi anni. 

Particolare Del "Serpente"

sabato 29 dicembre 2012

Bridge Of Europe

Nel 1996, il consorzio di comunità locali (Syndicat Intercommunal à Vocation Multiple, detta SIVOM) della regione di Orlaens, in Francia, ha indetto un concorso per il progetto e la realizzazione di un nuovo ponte sulla Loira, per collegare Saint-Jean de la Ruelle a nord e Saint- Pryve Saint-Mesmin a sud.


Bridge Of Europe

L'area di Orleans registrava una crescita costante del traffico motorizzato e il ponte è stato in parte concepito per alleggerire l congestione urbana.
Calatrava ha vinto il concorso per questa via d'accesso alla città, intesa ad offrire un'immagine dinamica delle zone circostanti e a inserire un tocco di modernità in una città particolarmente vibrante e ricca di storia.
Questo ponte urbano illustra in pieno l'importanza che il progettista attribuisce all'integrazione delle sue opere al contesto storico e ambientale.
Come afferma l'architetto, la composizione strutturale fa riferimento all'antico attraversamento dedicato a Giorgio V.
Un piano stradale in asfalto con marciapiedi di calcestruzzo sottolinea il vincolo delponte ai percorsi urbani esistenti.
Qui, il caratteristico arco inclinato, marchio di fabbrica di Calatrava, può essere considerato come un "libro aperto" che offre agli utenti le viste sulla città e sulla Loira.
L'architetto ha cercato con cura di intervenire il meno possibile sul corso del fiume riducendo al minimo i piloni immersi nelle acque.
In un certo senso, le spalle simmetriche del ponte creano una nuova via d'accesso per Orleans, città di circa 120.000 abitanti ubicata a 130 chilometri a sud-ovest di Parigi.
L'impalcato della struttura è sostenuto da doppi cavi rivestiti di acciaio inossidabile.
L'impatto ambientale dei piloni nel letto del fiume è ridotto al minimo, come soluzione contro l'instabilità del suolo ma anche per non pregiudicare il flusso naturale della Loira e la capacità riflettente delle sue acque: i piloni di calcestruzzo e la loro immagine che si specchia nel fiume si fondono creando la figura di un ovale allungato.

Bridge Of Europe

venerdì 28 dicembre 2012

Governors Island Gondola Cars

Usciamo un attimo dagli standard a cui questo blog ha abituato e quindi facciamo un'eccezione parlando di una struttura molto interessante, che però ha ben poco a che fare con l'argomento ponti.

Nel 1624, la Compagnia olandese delle Indie Occidentali costruì la prima struttura fortificata della baia di New York a Noten Eylant, isolache nel 1784 fu ribattezzata come Governor's Island poichè l'assemblea colonia britannica l'aveva riservata ad uso esclusivo dei governatori reali di New York.
Questo appezzamento di terreno di 70 ettari è situato nell'Upper New York Bay, a poche centinai di metri da Manhattan, e il Buttermilk Channel lo separa da Brooklyn.

Governors Island Gondola Cars

Dal 1776 al 1966 l'isola fu un presidio dell'esercito degli Stati Uniti, dal 1966 al 1996 una stazione della Guardia Costiera, e da allora si è discusso riguardo al miglior uso a cui destinare questo lembo di terra.
Il 15 Febbraio 2006, il governatore George Pataki e il sindaco Michael Bloomberg facevano appello a "idee immaginative per risistemare e salvaguardare" Governors Island e per "promuovere quest'area di New York come centro culturale, economico, educativo e d'innovazione".
Nel dicembre del 2005 Daniel Doctoroff, vicesindaco di New York e responsabile per lo sviluppo economico e la riedificazione, si mise in contatto con Santiago Calatrva chiedendogli il suo aiuto pro bono per un grande progetto: la creazione di una funivia che collegasse Manhattan e Brooklyn con Governors Island.
Dalla metà del dicembre 2005 fino a febbraio 2006, l'architetto ha realizzato 480 pagine di schizzi e ha soprinteso alla produzione di quasiuna decina di programmi, una serie di rendering e un grande modello del sito.
L'elemento chiave della proposta di Calatrava è la scelta di un sistema continuo di funivia tra Brooklyn e Manhattan, con un unico punto di scalo all'estremità nord di Governors Island in cui sia possibile scendere o proseguire fino al termine.
Il sistema sarà molto più leggero rispetto a quello di una funivia convenzionae e presenterà soltanto tre elementi di sostegno, tutti sulla terraferma, per non ostacolare il passaggio di imbercazioni.
Il progetto prevede l'utilizzo delle telecabine sosese con cavi, come quelle impiegate nelle località sciistiche, ognuna con otto sedili ribaltabili con spazio per sedia a rotelle.
Tali unità, di forma simile a una mela, saranno dotate di climatizzazione e costruite con materiali plastici trasparenti per offrire ai passeggeri una vista a 360° della città e della baia.
Un sottile pilone posto in ogni stazione sosterrà i cavi inclinandosi verso l'acqua come una gru per consentire di ridurre l'altezza delle strutture e per ovviare la necessità di tiranti posteriori.
Il sistema strutturale così concepito consentirà l'uso di piloni eccezionalmente leggeri e sottili, creando quindi un effetto visivo di grande ariosità e delicatezza.

martedì 25 dicembre 2012

Dynamic Helix Bridge

Non bisogna meravigliarsi se i giudici del concorso Pedestrian Bridge International hanno premiato col primo premio il progetto di questo ponte ad elica dinamico.

Composto da una spirale esterna, una membrana di trazione, un'elica interna e una passerella questa struttura vanta una grande flessibilità (molto importante per la sua posizione soggetta a fluttuazioni del vento e alla vibrazione degli edifici) e risulta dotato di sensori che permettono il flusso dell'aria quando è attraversato da pedoni.



Dynamic Helix Bridge


Il ponte ha così due facce: una diurna di una struttura mobile ecosostenibile, grazie alla produzione di energia mediante pannelli solari pieghevoli, e biologica con un sistema di vegetazione che permette la purificazione dell'aria.
Questo aspetto del ponte si contrappone alla forma che assume la notte a dir poco High-Tech e futuristica con un impianto di luci LED che gli permette di presentarsi in diverse colorazioni in base all'evento in corso.

Dynamic Helix Bridge By Night 1.0

Imponente generatore di energia di giorno e grande fonte di illuminazione LED di notte questo ponte offre grandi possibilità che ovviamente comportano grandi finanziamenti iniziali.
Ma i maestosi sforzi potrebbero essere ripagati negli anni avvenire e comunque potrebbero rappresentare un'importante salto nel futuro.

Dynamic Helix Bridge By Night 2.0

domenica 23 dicembre 2012

Light Rail Train Bridge

Questo ponte è ubicato vicino alla Porta Orientale della antica città di Gerusalemme, nei pressi della stazione centrale degli autobus, e svolge un ruolo di primo piano nel sistema di trasporto pubblicodella metropolitana leggera pianificato per la città a partire dal 1999.
La struttura attraversa un'area urbana ad alta densità e risolve la circolazione veicolare e pedonale confermando al contempo un nuovo punto di riferimento per questa zona di ingresso all città.

Light Rail Train Bridge

Questo ponte strallato, inaugurato il 25 Giugno 2008, presenta una luce di 160 metri e un pilone d 118 metri di altezza.
Santiago Calatrava commenta: "Il progetto partiva dall'idea di creare una struttura molto leggerea e trasparente ubicata al di sopra di una nuova piazza all'ingresso della città. Ehud Olmert, l'allora sindaco della città, mi ha lanciato una sfida dicendomi che "Gerusalemme è una delle città più antiche del mondo", e quindi dovevo fare un ponte meraviglioso"
Al principio l'architetto ha realizzato dsegni che lui stesso definisce "molto astratti e centrati sulla conciliazione della pianta curva del ponte con il prospetto e dellasua organizzazione con il contesto".
L'autore compara il risltato finale con la formadi uno strumento musicale come un'arpa, una metafora molto appropriata per la città di Davide.
Come spiega Calatrava, questo leggerissimo ponte, che assume forma di una S per motivi legati ai requisiti tecnici del sistema di metropolitana, è carico di intenzioni simboliche: "I ponti sono strumenti di pace che uniscono luoghi separati e consentono alla persone di incontrarsi. Sono costruiti in nome del progresso e per il cittadino medio. Hanno anche una dimensione religiosa. Il termine "religioso" viene dal latino e in origine indicava "qualcosa che creaun collegamento". Questa particolare visione ha un senso assai profondo, soprattutto a Gerusalemme, il cui nome include il termine Shalom, Salaam, Pace. In una città come Gerusalemme un ponte assume un forte significato".

Light Rail Train Bridge

venerdì 21 dicembre 2012

Hoofdvaart Bridge

Come molte aree dei Paesi Bassi, la regione di Haarlemmermeer, ubicata ad ovest dell'aeroporto di Amsterdam Schiphol, è stata oggetto di considerevoli programmi di sviluppo negli ultimi anni.
La nuova costruzione di 17.000 unità abitative ubicate sulle due sponde del canale di Hoofdvaart ha spinto le autorità locali a promuovere la realizzazione di tre nuovi ponti.

Hoofdvaart Bridge

Oltre a migliorare il traffico motorizzato e pedonale della zona, i ponti intendono fungere, sin dal principio, da punti di riferimento.
Calatrava ha concepito il suo intervento come una serie di "variazioni sul tema" e, considerando la forte caratteristica di orizzontalità del paesaggio e del canale, ha deciso di inserirvi degli elementi verticali di contrasto.
Questi ponti strallati, con piloni affusolati dalle diverse angolazioni, sono stati soprannominati dai residenti del luogo: Lira, Arpa e Liuto.
L'architetto, accogliendo di buon grado tali appellativi, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "La Lira è la nuova via d'accesso di Hoofddorp, ubicata a sud della città, vicino al raccordo di Nieuwe Bennebroekerweg, un nodo stradale che verrà collegato all'autostrada A4.
Questo ponte è in realtà composto da due campate, una più in basso (19.6 metri) e un'altra più in alto (148.8 metri), con i tiranti collegati ingegnosamente al pilone che raggiunge un'altezza di 58 metri.
L'Arpa segnal l'accesso all'area di Nieuw Vennep, presso lo svincolo di Vennep, più a nord.
Il traffico locale circola al di sotto della struttura, mentre i veicoli diretti allo svincolo devono attraversare i suoi 142.8 metri di campata.
Dei tre ponti, l'Arpa è quello con il pilone più grande: 82 metri di lunghezza e 72 metri d'altezza.
Il Liuto garantisce l'accesso al quartiere di Toolenburg-Oost della città di Hoofddorp, presso il nodo stradale di Toolenburg".
In origine, il programma del Comune prevedeva la costruzione di una rotonda in questa ubicazione prossima al canale di Hoofdvaart.
Il progetto di Calatrava colloca invece la rotonda al di sopra del canale, configurando il Liuto secondo due piani stradali curvi, ognuno di 26.25 metri di lunghezza, sorretti da un pilone alto 40 metri.

Particolari Hoofdvaart Bridge


giovedì 20 dicembre 2012

Bach De Roda-Felipe II Bridge


Con una lunghezza totale di 128 metri e due archi gemelli inclinati, questo ponte è uno dei primi che ha reso famoso Santiagio Calatrava.
In verità, l'inclinazione di sessanta gradi degli archi laterali in acciaio sembra quasi un marchio distintivo di questo ingegnere-architetto spagnolo, non tanto perchè riprende questa tipologia in diverse occasioni quanto per la ricercata sensazione di mancanza di equilibrio che contraddistingue tante delle sue opere.

Bach De Roda-Felipe II Bridge
La struttura supera una sorta di terra di nessuno dove passano diverse linee ferroviarie e allaccia le due strade, Bach de Roda e Felipe II, ricollegando una grande areadella città al mare.
La sua forma riconoscibile testimonia l'accuratezza della teoria di Calatrava per cui è davvero possibile rigenerare le zone periferiche urbane attraverso interventi di questa tipologia.
Ed è così che, combinando massicce opere di sostegno in calcestruzzo, una struttura in acciaio ad arco di volume variabile e colonne di granito, il progettista ha rispettato una gerarchia di materiali e forme, scelti in rapporto alla loro distanza dal piano campagna; gerarchia che è possibile trovare analoga nella Stazione Ferroviaria a Lione.
Il colore della struttura, rigorosamente bianco, è marchio di fabbrica del progettista come anche la scelta progettuale di ponte sospeso con utilizzo di cavi metallici.
E' possibile ammirare l'opera da un belvedere situato nel monte Montjuic nella periferia di Barcellona consigliatomi da alcuni amici e conoscenti che hanno fatto viaggi nella città catalana.

Particolare Del Bach De Roda-Felipe II Bridge

domenica 9 dicembre 2012

The Moon Bridge

Stasera propongo la storia di un ponte divenuto famoso grazie ad una fotografia che ha fatto il giro del mondo vincendo anche premi prestigiosi.
Lo scatto in questione ritrae un paesaggio, catturato in una mattina a Taiwan, con al centro il Moon Bridge in completa sintonia con la natura e gli elementi circostanti.
Lasciamo quindi in disparte le nozioni ingegneristiche e apprezziamo la bellezza che l'uomo, in questo caso, con la collaborazione della natura è riuscito ad esaltare

Moon Bridge

Con uno scenario del genere non ci si stupisce se Taiwan, per l'Occidente, fosse conosciuta nei secoli scorsi come l'"Isola Bella"; infatti la pace, dovuta anche ad una leggera nebbia mattutina, sembra fermare il tempo e qualsiasi movimento.

L'acqua consente una perfetta riflessione del mondo di Taiwan, caratterizzato da montagne arricchite da una multitudine di templi e santuari, che rendono magica l'atmosfera del luogo.

Purtroppo poche sono le notizie riguardanti la struttura, avente forma e semplicità d'altri tempi, come nulla è noto dell'autore della foto.
Ma forse proprio questo alone di mistero rende ancora più pura e cristallina la bellezza di questa creazione.
La forma ricorda molte altre opere come il ponte di Mostar, in Bosnia - Erzegovina, tutte realizzate con lo schema ad arco ribassato.


venerdì 7 dicembre 2012

Peace Bridge

Parliamo oggi di una delle tante opere del famoso progettista spagnolo Santiago Calatrava, chiamato a dare forma ad un ponte sul fiume Bow a Calgary in Alberta, Canada.

Dal nome molto significativo il Peace Bridge è un attraversamento pedonale e ciclabile, aperto al pubblico nel merzo 2012, con funzione di collegare il percorso a nord del corso d'acqua con la zona di Sunnyside permettendo ai molti pendolari un collegamento diretto con il lavoro.

The Peace Bridge
 
Al design sono stati imposti severi requisiti come l'assenza di piloni in acqua, con lo scopo di ridurre al minimo l'impatto ecologico, o l'altezza limitata a causa della vicinanza con l'eliporto di Calgary. 

Vediamo ora alcune caratteristiche della struttura: il ponte è stato progettato per un tempo di ritorno di 100 anni, sono state completamente abbattute tutte le barriere architettoniche e lo scheletro portante ha forma elicoidale in acciaio, di colore bianco-rosso, con copertura in vetro.

La costruzione è iniziata nel marzo 2010 con la realizzazione di una struttura temporanea subito a monte del ponte; area poi utilizzata per l'assemblaggio dei conci prima di posizionarli nella sede definitiva.


L'inaugurazione è avvenuta lo scorso 24 marzo, per la grande soddisfazione del progettista che fin dagli inizi si è subito calato in questo lavoro traendo ispirazione dalle condizioni ambientali e paesaggistiche della zona; infatti notò fin da subito che, malgrado l'inverno rigido, gli abitanti di Calgary continuassero ad utilizzare ponti e sentieri per fare jogging, passeggiate e giri in bicicletta.

Ha voluto quindi regalare a Calgary una struttura permeabile che però fnzionasse sia d'estate che di inverno, esteticamente piacevole e che fosse anche un luogo di protezione dagli agenti atmosferici. 


Render Del Peace Bridge

mercoledì 28 novembre 2012

Zaragozza Bridge Pavilion

Parliamo oggi di un'opera costruita nel 2008 nella città di Saragozza in occasione dell'Expo.
Le strutture principali, che costituivano il nucleo centrale della fiera, sono state collegate tramite il Pavilion Bridge, costruito sul fiume Ebro.

Zaragozza Bridge Pavilion

Il concetto di energie rinnovabili e di opere ecosostenibili si manifesta nel rivestimento della copertura per cui il progettista ha utilizzato un materiale speciale, realizzato mischiando due materiali differenti come la plastica e vetro e ispirato alla pelle degli squali, con lo scopo di isolare completamente l'interno dall'esterno mantenendo sempre un microclima costante.

Il tema principale è quello dell'acqua da cui dipendono le forme fluide e curve delle quattro volte, impiegate come elementi strutturali e come sale d'esposzione, che si distribuiranno su una superficie di 7000 mq, soddisfando così due criteri specifici come la differenziazione naturale degli interni e l'ottimizzazione del sistema strutturale.

La struttura portante sarà realizzata in calcestruzzo con sezione a forma di diamante che fornisce, oltre alla capacità portante, anche la possibilità di ricavare grandi spazi al suo interno.

Interni Del Zaragozza Bridge Pavilion
Vengono utilizzati anche dei bacelli con lo scopo di ridurre la sezione dove la luce ha entità rilevanti e ampliandola dove la campata è breve; uno di questi si estende da riva a riva collegato ad altri tre attraverso un incastro.

Per quanto riguarda gli interni si sviluppano spazi molto complessi collegati da spazi intermedi di minor dimensione che agiscono come filtri e diffusore di suoni ed esperienze visive.
Il costo complessivo dell'opera è stato stimato intorno ai 25 milioni di euro.

domenica 25 novembre 2012

Sunken Bridge (Moses Bridge)

Intorno al XVII secolo furono costruiti nella regione del West Brabant una serie di fossati e fortezze che avevano l'obiettivo di difendere i cittadini dai continui attacchi provenienti dalla Francia.

Questi rimesero inalterati negli anni fino ai tempi nostri e fu necessario realizzare delle strutture per attraversarli in modo da poter girare la zona dove i numerosi castelli e fortezze sono divenuti musei storici.

Il Ponte Di Mosè
Parliamo del Sunken Bridge, detto anche Ponte di Mosè, con riferimento biblico molto chiaro, progettato dal RO & AD e risulta essere una via d'accesso al Fort de Roovere. 
Invisibile agli occhi da distanze elevate e di scarso impatto visivo si decise di optare per un ponte "affondato" completamente immerso nel fossato.

Nella prima parte si trova a filo con la terra per poi seguire l'andamento piatto del pelo libero.

Foderato con lastre di legno nei lati realizzati in Accoya, legno utilizzato anche per il piano di calpestio; trattasi di un legno che subisce un processo chimico che aiuta a prevenire la formazione di funghi e ne aumenta la durabilità nel tempo, e ciò lo rende ideale per un ponte immerso.



Panoramica Del Ponte Di Mosè

venerdì 23 novembre 2012

6th Crossing Bridge

La città di Dubai sta lentamente diventando una delle città più bello al mondo, con la componente fantascientifica e futuristica imbattibile ed invidiata da tutto il mondo.
Oltre ad avere l'hotel più alto del mondo presto sarà anche ricordata per un altro record battuto e cioè quello del più grande ponte ad arco nel mondo.

6th Crossing Bridge

Parliamo del 6th Crossing Bridge che si estende per un miglio di lunghezza con 670 metri di altezza sul fiume che passa per la città.
Ospiterà ben 12 corsie (6 per direzione) e la metropolitana che passerà sotto il centro dell'opera.
E' stato progettato dalla FoxFowle International che ha vinto il concorso su decisione della Transport Authority del paese.
Il presidente della FXfowle Internationa ha dichiarato, successivamente alla vittoria, che il progetto del ponte si è ispirato a molteplici fattori: infatti il design vuole ricordare lo splendore delle dune di sabbia adiacenti alla città, i modelli di illuminazione del ciclo lunare e i progetti del futuro Teatro dell'Opera.
Inoltre l'obiettivo non è solo quello di creare un collegamento commerciale, di sviluppo culturale o solo un rimedio al traffico ma quello di collegare le persone anche emotivamente creando un riferimento e rappresentando il passaggio tra il passato e il futuro.


Particolare Del 6th Crossing Bridge


Il progetto che sarà seguito dai diretti collboratori dello sceicco Rashid bin Saeed risulta impressionante per dimensioni e risulta in linea con la mentalità di Dubai, considerato ormai da molti anni il posto più stravagante ed esagerato della terra, e questo ponte andrà a sommarsi alle già molteplici strutture affacinanti erette nella città; strutture talmente bello e futuristiche che oggi solo Dubai può permettersi.

giovedì 22 novembre 2012

Chengyang Wind and Rain Bridge

Parliamo oggi, in questo nuovo post, del Chengyang Wind And Rain Bridge: uno dei ponti più famosi e importanti della Cina situato nella contea di Sanjiang del Comune di Guangxi.

Chengyang Wind and Rain Bridge


E' architettonicamente molto raffinato e complesso costruito con un importante utilizzo del materiale legno.
La sua lunghezza è di 64,4 metri mentre la larghezza si aggira attorno ai 3,5 metri con un'altezza di 10 metri.
Costruito con legno e pietra è completamento coperto con portici e padiglioni che permette agli abitanti del villaggio di attraversarlo con qualsiasi condizione metereologica; da questo fatto deriva il suo nome "Ponte Del Vento e Della Pioggia".
Impressionante è la metodologia adottata per la costruzione del ponte che prevede una scelta progettuale senza chiodi e rivetti che comunque, dopo tanti anni, rende la struttura ancora robusta e imponente.

Per visitarlo esiste una tassa all'ingresso pari a 60 RMB (30 RMB per gli studenti).

Chengyang Wind and Rain Bridge In Notturna





sabato 17 novembre 2012

Paik Nam June Media Bridge

Paik Nam June Media Bridge
Questo post è uno di quelli che ogni blogger vorrebbe tenere per le grandi occasioni, in quanto imponente è il progetto e magnifica l'idea che racchiude genialità ingegneristica, architettonica e futuristica.
Vi parlo oggi del progetto diretto dal luminare coreano Ju Lee Byung che vuole fornire un nuovo collegamento, e non solo, tra la zona nord e sud della città di Seoul in Corea Del Sud.
Per la prima volta nella storia si parla di un progetto che porterà una città ad "espandersi sul fiume".
Il fiume in questione è Han che attraversa la città similmente a come la Senna taglia in due la città di Parigi.

Particolare Del Paik Nam June Media Bridge

Questa mega struttura è ricoperta da pannelli solari, in modo da produrre energia indipendentemente, per una lunghezza totale pari a 1080 metri.

Il ponte, pensato per ospitare auto, pedoni e biciclette, ospiterà un museo pubblico e una biblioteca con le pi
ù recenti tecnologie che lo renderanno non solo un semplice collegamento e quindi si uscirà dalla concezione classica.
Alla base sarà presente un porto raggiungibile da acquataxi, navi e yacht, che fungerà da parcheggio per i lussuosissimi locali e per i centri commerciali.

Per l'alimentazione e il mantenimento di giardini e parchi si utilizzeranno risorse rinnovabili come il vento, la luce naturale e l'acqua piovana o raccolta dal fiume.

La grande innovazione sta nel rivestimento della struttura che potraà essere utilizzata come supporto di proiezione multimediale per video e media di tutto il mondo.

domenica 11 novembre 2012

Helium Balloon Suspended Bridge

Helium Balloon Suspended Bridge

Opera dell'artista francese Olivier Grossetête questo ponte si presenta come un vero e proprio corpo fluttuante a mezz'aria.
Ideato per l'evento eccezionale della Biennale 2012 è possibile ammirarlo nel Parco Tatton nel Cheshire in Inghilterra.

Sostenuto da tre enormi palloni gonfiati ad elio il ponte purtroppo non è funzionale in quanto la forza del gas è tale da sostenere la struttura ma non il peso di persone.

Il progetto è un'estensione del precedente lavoro del 2007, il Pont Suspendu, che prevedeva ponti galleggianti grazie a grandi palloni come dimostra il modello in scala realizzato dall'artista.

Grossetête dice che l'obiettivo del suo disegno è quello di ricordare "il potere dei sogni ad occhi aperti e la loro capacità di trasformare la realtà."  

Il ponte è pensato per la contemplazione piuttosto che la funzione ingegneristica.

Helium Balloon Suspended Bridge
 

sabato 10 novembre 2012

Inflatable Trampoline Bridge

Le immagini stanno facendo rapidamente il giro del mondo!
Parliamo del progetto presentato dallo studio AZC di Parigi che, partecipando ad un bando pubblico di concorso per un nuovo ponte sulla Senna a Parigi, ha proposto una soluzione a dir poco stravagante.

Inflatable Trampoline Bridge
 
Essendo già molto efficienti i ponti presenti sulla Senna la proposta è quella di offrire un attraversamento "divertente" del fiume e, in dettaglio, per andare da La Rive Gauche a La Rive Droite e viceversa.
 
Trattasi di un ponte gonfiabile dotato di trampolini giganti che consentono ai pedoni letteralmente di rimbalzare da una parte all'altra del fiume.
E' costituito da tre archi, di 30 metri ciascuno, collegati e mantenuti insieme attraverso l'utilizzo di corde e gonfiati direttamente ad aria. 

La commissione ha preso in seria considerazione il progetto che, essendo arrivato terzo nella gara, ha raggiunto un risultato del tutto inaspettato.
Quindi la sensazione è che possa realmente essere realizzato un giorno, magari per qualche evento particolare e quindi come opera provvisoria, dando però alla città di Parigi qualcosa di mai visto e provato prima.
Di sicuro questo non potrà che rendere entusiasti gli "enfants" che potranno vedere i loro genitori esibirsi in cadute pirotecniche.
Insomma si preannunciano grasse risate a Parigi!

Particolare Dell' Inflatable Trampoline Bridge

lunedì 5 novembre 2012

6th Street Bridge

6Th Street Bridge


Inaugurato nel 1932, il viadotto di Arte Deco 6th Street Bridge è stato una delle nove strutture costruite sul fiume Los Angeles, ma essendo ora degradante e non a norma sono state fatte delle analisi che hanno sconsigliato fortemente il restauro ritenendo molto più adatta una nuova costruzione. 

E' stato presentato il progetto di un nuovo ponte, ispirato dagli archi del suo predecessore. 
Il nuovo ponte strallato sarà costituito da dieci serie di arcate in cemento che si connetteranno al Boyle Heights Arts District tra la I-5, il 101 e il fiume di Los Angeles.  
Le auto non sono gli unici mezzi ad avere accesso alla struttura infatti il ponte potrà soddisfare anche pedoni e ciclisti con corsie dedicate e sentieri. 
Scale e accessi del ponte fino alla strada, ai parchi e anche sotto al fiume creeranno una maggiore connessione vicino al centro.

Visuale Notturna del 6Th Street Bridge
 
Nella sezione orientale del ponte ci sarà la Boyle Heights Gateway, che comprenderà parchi giochi, impianti sportivi, un lungomare pedonale, una piazza di transito, un belvedere ed esso comprende anche l'estensione del Corridoio Clean Tech.

Sul lato occidentale verrà realizzato un collegamento con il quartiere artistico con l'Arts Plaza contenente una caffetteria con posti a sedere all'aperto.
La sostenibilità si trova nel cuore del nuovo progetto che fornirà nuovo spazio pubblico, un miglioramento della biodiversità e il rinnovo degli spazi sottoutilizzati della zona.  

giovedì 1 novembre 2012

Il Grande Fallimento 1°Parte

Purtroppo non sempre le cose vanno come si pensa e a volte piccole disattenzioni possono portare a fallimenti con conseguenze disastrose.

Vi propongo il caso avvenuto la mattina del 7 novembre del 1940 nella strada che da Tacoma portava a Gig Harbor, città situate a sud di Seattle negli Stati Uniti.
Nel 1938 iniziarono i lavori di un ponte sospeso, poi ultimato ed aperto nel 1940, sul canale Tacoma Narrows.
Fin dai primi giorni dopo l'inaugurazione la sua struttura alquanto flessibile fece si che fosse rinominato il "galloping gertie" ossia il ponte galoppante, portando addirittura gli automobilisti ad evitarlo.

Tacoma Bridge


Con i sui 583 metri di campate il Tacoma Narrows Bridge risultava a suo tempo il terzo ponte sospeso più lungo al mondo, progettato dall'ingegnere Moisseiff che venne successivamente assolto dopo il disastro in quanto una commissione accertò il fatto che avesse seguito tutte le norme dell'epoca.
Alle 10 di mattina avvenne il crollo del ponte documentato da varie riprese di docenti che stavano studiando i movimenti del ponte.


Fu un ingegnere italiano a trovare la spiegazione al disastro attribuibile alle vibrazioni indotte dal principio di Von Karman che parla del "Flutter", fenomeno di instabilità aeroelastica.
I vortici causati dalla forze del vento trasmetterono alla struttura momenti torcenti che portarono ad un fenomeno di risonanza.

sabato 27 ottobre 2012

Viadotto San Martino



Viadotto San Martino


Si tratta di un viadotto sulla strada a scorrimento veloce in variante alla SS 18 per il miglioramento delle comunicazioni del Cilento, tronco tra la stazione di Vallo della Lucania e Policastro Bussentino.
L’opera, che si sviluppa in curva circolare di raggio R=350 metri, è costituita da 6 campate in semplice appoggio su pile e spalle disposte all’interasse di 55 metri (in asse) per le campate intermedie e di 54 metri (sempre in asse) per quelle di estremità.
La larghezza della carreggiata è di 14.25 metri, di cui 13.25 metri adibiti a capostrada.
La struttura portante è costituita da due travi a parete piena disposte all’interasse di 8.65 metri con longherina centrale rompitratta. La trave di valle ha altezza costante e pari a 4 metri mentre quella di monte è determinata dall’entità della pendenza trasversale richiesta dalla curva.
La soletta è stata gettata su coppelle tipo Bitral i cui campi centrali hanno luce 8.65 metri, i campi laterali (a sbalzo) hanno luce variabile che, giocando opportunamente in sporgenza, determinano la forma in curva della carreggiata.
I conci hanno lunghezze comprese tra i 10 metri e i 12 metri circa.
Tenuto conto delle quote del terreno sottostante il viadotto in relazione alla livelletta fissata per questo, nonchè dell’andamento in curva di raggio piuttosto modesto dell’opera, il montaggio è stato eseguito mediante autogru, avvalendosi di pile provvisorie.